Il Primo Colloquio
L’incontro tra due mondi
Entrare nello studio di uno psicologo o di una psicologa è l’esito di un processo già in moto da qualche tempo. Innanzitutto ci si è resi conto (o ci è stato fatto notare) di essere in un momento di difficoltà dalla quale non si riesce ad uscire con le nostre abituali risorse; per tale ragione si è ritenuto opportuno contattare una figura professionale che ci può essere stata suggerita o che attivamente si è cercata su internet o sui vari canali social.
Come si contatta il professionista solitamente?
Le modalità del primo contatto con il professionista possono essere varie: tramite telefonata, messaggio o e-mail. Anche la tipologia di risposta è solitamente varia e ognuno la gestisce con il proprio stile personale o in base al contesto in cui opera: c’è chi utilizza delle domande standard, chi pone qualche domanda per aver più chiara la situazione e chi lascia parlare liberamente posponendo all’incontro la possibilità di approfondire le tematiche emerse.
Al termine di questo primo contatto lo psicologo potrà riflettere su quanto emerso, su come è stato raccontato e sul canale utilizzato per il contatto; allo stesso tempo la persona che si è rivolta al professionista farà le sue considerazioni: le aspettative, fantasie, dubbi, domande che possono nascere in questa fase possono poi essere discusse ed esplorate durante l’incontro.
Che cos’è il primo colloquio?
Fin da quando nasciamo siamo immersi nelle esperienze relazionali e in esse impariamo ad esprimerci e a comunicare pensieri, emozioni ed avvenimenti. Ecco, il colloquio è un processo relazionale conoscitivo che si svolge tra due persone che di fatto dialogano. Chi chiede aiuto prova a spiegare le sue difficoltà; chi ascolta mette a disposizione la propria competenza e la propria persona per cercare di comprendere l’esperienza emotiva dell’altro. Lo scopo è quindi comprendere la ragione che ha spinto a cercare aiuto e il vissuto emotivo connesso.
Cosa succede durante il primo colloquio?
Succede che due persone parlano cercando di capire che cosa sta accadendo a quella che si trova in difficoltà e in che modo poter raggiungere un maggior benessere. È un momento denso di emozioni poiché si incontrano nello stesso luogo due persone diverse e finora sconosciute, ognuna con la propria storia, dei modi di pensare e di organizzare le proprie esperienze emotive che sono uniche.
Così come può accadere nel primo contatto, anche ora possono emergere un’ampia gamma di vissuti che sono specifici di ciascuna persona. È importante non dare per scontato che se si chiede aiuto allora si è propensi ad aprirsi e a parlare di sé. È legittimo trovarsi a sperimentare confusione, disorientamento, imbarazzo, scetticismo e sperare di incontrare riconoscimento e accoglienza da parte dell’altro. Tutti questi vissuti possono essere comunicati al professionista.
Sebbene alcuni cliché storici e cinematografici suggeriscano da parte dello psicologo un atteggiamento neutrale, egli stesso è attraversato da pensieri ed emozioni che sono evocate da quello specifico incontro e che dovranno essere ascoltate per poter essere un valore aggiunto al colloquio.
Ci sono cose che non si devono o non si possono fare?
Non ci sono prescrizioni su ciò che si può o non si può fare, si deve o non si deve fare. L’auspicio è che la persona si senta sufficientemente libera di esprimersi, anche in quegli aspetti che possono essere sentiti come scomodi o sconvenienti; è importante, qualora si sentisse la necessità, esternare i dubbi, le domande e gli scetticismi perché sono tutti vissuti che permettono una conoscenza più approfondita.
Come lavoriamo noi di Spazio Pareimi?
Sia per il primo contatto, sia per il colloquio noi di Spazio Pareimi non utilizziamo griglie o domande standard. Dopo una breve raccolta di informazioni biografiche, preferiamo lasciare un sufficiente grado di libertà su ciò che ci viene comunicato perché ogni persona ha dei modi specifici di raccontare ed organizzare la propria esperienza e riteniamo importante che chi si rivolge a noi possa farlo in accordo ad essi.
Bibliografia
Del Corno, F., Lang, M. (a cura di) (2013) Elementi di psicologia clinica, Franco Angeli, Milano.
Semi, A. A. (1985), Tecnica del colloquio. Raffaello Cortina, Milano.